Prima di tutto viene il respiro - La Palestra

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Fitness

Prima di tutto viene il respiro

Un respiro consapevole è la ricompensa che ottieni quando riversi tutta l’attenzione alla inspirazione e alla espirazione per la loro intera durata, pause comprese

Mettiti comodo e goditi il viaggio. Voglio partire da questo invito perché il mio obiettivo, attraverso questa rubrica, è portarti proprio qui, con consapevolezza. Nelle dinamiche posturali, la consapevolezza è intesa come quel processo che ognuno di noi decide di attuare per portare alla coscienza un atteggiamento che risiede nell’inconscio.

Un naturale comportamento umano, studiato già ai tempi di Souchard (1980), è quello chiamato affossamento. Il nostro cervello tende a trovare una soluzione comoda, facile (anche se alla lunga inconsciamente lesiva) con il solo ed unico scopo di preservare e garantire le normali funzioni (mantenimento della stazione eretta, allineamento dello sguardo).

Un metodo adottato in maniera inconsapevole tale da modificare la nostra postura e riadattarla ad un nuovo equilibrio funzionale alla protezione da un qualsiasi disturbo.

Le “aggressioni” di tipo somatico regrediscono verso il loro “incosciente” spostandosi dalle estremità verso il loro centro, fino ad arrivare al diaframma ed alla regione lombare.

Le dinamiche posturali non sono così diverse da quelle mentali, perché, in ogni caso, il nostro meraviglioso cervello è programmato per fuggire dal dolore o ricercare il piacere.

Connessione mente-corpo

Pare chiaro dunque che la psiche influenza il soma allo stesso modo di come il soma influenza la psiche. Per consapevolezza intendo quel processo di connessione mente-corpo attraverso il quale prendiamo coscienza della nostra presenza, del qui ed ora.

Parlando di consapevolezza, il primo, importante esercizio su cui intendo soffermarmi è l’attenzione al respiro.

Respira

Un respiro consapevole è la ricompensa che ottieni quando riversi tutta l’attenzione alla inspirazione ed alla espirazione per la loro intera durata, pause comprese.

È grazie a discipline come lo Yoga che ritroviamo il senso vero e profondo del nostro respirare.

Lo yoga ed il prana

Lo yoga ci insegna, tramite tecniche, posizioni, purificazioni, respirazioni – a guidare il proprio prana, con la pratica costante a purificare e tenere liberi i canali in cui questo scorre. Prana deriva dalla radice pra-an (“respirare”, “inalare”) e indica il soffio vitale che pervade il corpo e lo anima, dura finché dura la vita e svanisce al suo svanire; ma è anche l’energia che circola nel corpo attraverso le nadi, i canali del corpo sottile. Il prana è presente in tutte le cose, animate e inanimate; è la base del sistema energetico indù e della sua pratica più importante, il pranayama.

Con il termine Pranayama non si intendono solo le tecniche di respirazione utilizzate dallo yoga, ma il meccanismo attraverso il quale è possibile assorbire e controllare il prana, ovvero l’energia vitale, con lo scopo di rendere la mente stabile, forte, tranquilla e di poterne risvegliare le potenzialità latenti, energie che spesso nemmeno immaginiamo di possedere.

La principale sorgente di prana è in assoluto l’aria che respiriamo, ma in realtà lo assorbiamo anche dai cibi e dalle bevande, ed è per questo che nello yoga viene attribuita una grande importanza all’igiene del naso e della lingua, ad una lenta masticazione e, ovviamente, ad una efficace respirazione. Il gradino che precede il pranayama è costituito dalla pratica degli asana, cioè le posizioni, che hanno lo scopo preparatorio di rendere il corpo agile, flessibile e rilassato, liberandolo da movimenti nervosi e tensioni muscolari. Quando il corpo è «sotto controllo», è facile rivolgere l’attenzione al respiro, che funge da tramite tra la materialità del corpo e la spiritualità della mente.

Respirate così

Vi invito a sedervi comodi, seduti, con la schiena ben dritta ed in estensione.

10 profondi respiri, a occhi chiusi, ascoltando attentamente entrambe le fasi, l’inspirazione e l’espirazione. Rendendo i respiri quanto più lunghi e profondi possibile. Osservate solo dopo il tempo necessario per eseguire questo semplice esercizio ed impegnatevi, ogni volta che vi approcciate a questo esercizio,
a dilatare i tempi di esecuzione.

Ascoltate i benefici, la quiete che sopraggiunge, ad ogni respiro sempre più intensa e piacevole, naturalmente appartenente alla vostra essenza. Iniziamo da qui, perché è dalle semplici cose che iniziano i viaggi migliori.

Di Zingone

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