Il rapporto tra l’allenamento funzionale e la corsa - La Palestra

Scarica gratis il numero 111

Fitness

Il rapporto tra l’allenamento funzionale e la corsa

Inserire mirati esercizi funzionali in un programma di corsa non può far altro che incrementare controllo, rendimento e benessere

Ormai è consuetudine che i miei articoli raccontino come l’allenamento funzionale sia sempre più principe nelle nostre palestre. Sotto ogni forma e con l’utilizzo di qualsivoglia attrezzo. Approfondiremo, ora, il rapporto tra la CORSA e, appunto, il Functional Workout.

Cenni storici sulla corsa
Probabilmente lo sport più antico, in quanto già nella caccia, l’importanza della corsa era indispensabile per sferrare attacchi o sfuggire alle prede meno arrendevoli. Tutto ebbe inizio, però, dalle prime camminate che permisero all’homo erectus di evolversi e divenire il sapiens che è oggi. L’evoluzione ha fatto sì che quegli ominidi svilupparono muscoli utili al procedere eretti senza problemi. Ma arriviamo ad oggi…

Tecnicamente: la Corsa
La corsa concettualmente è: l’andatura che l’uomo sviluppa, mediante una prosecuzione di balzi, dal primo piede che si stacca da terra all’evoluzione dei passi, in più fasi di volo. Il volo è il momento in cui il corpo e conseguentemente i piedi sono, entrambi, sollevati da terra. Conseguente al volo, vi è la falcata: ovvero la distanza che intercorre tra il primo ed il secondo piede che tocca terra. Quest’ultima si differenzia da individuo ad individuo e da stile a stile. Come direbbe Heinert (1988): la falcata migliore è quella spontanea. Non per questo, però, è errato studiarla e sviluppare la più personale e “redditizia” possibile.

Rapporto col Funzionale
Orientarsi verso l’allenamento funzionale diventa fondamentale quando si scopre di avere delle lacune fisiche e tecniche. Nella corsa, come nella maggior parte degli sport di “gamba”, si sente spesso parlare di potenziamento degli addominali, della coordinazione e della gestione del proprio baricentro.Esiste allenamento più adatto, per migliorare tutti questi aspetti, del functional training? Visti risultati e storia recente, credo di no.

La vera forza di questo modello di allenamento si percepisce dal fatto che: garantisce poliedricità ed è applicabile a chiunque. Ovviamente con la possibilità di essere seguiti da un buon personal trainer o da un preparatore atletico tutto sarà più facile ed efficace.

Coordinazione e Core Stability
Come già detto, la corsa necessita di una consapevolezza e di una gestione del proprio corpo nello spazio (passo, volo, falcata). Chi corre, a prescindere dal fine amatoriale o agonistico, oggi ha mezzi e strumenti per verificare ogni cm percorso ma spesso perde terreno perché qualcun altro sviluppa tecniche e dinamiche atletiche migliori.

Esercizi in sinergia muscolare permettono, senza dubbio alcuno, di ottenere prestazioni elevate in ambito di coordinazione e stabilità. Per fare un esempio: saper eseguire correttamente sul Bosu uno squat complementare ad un’alzata laterale migliorerà la gestione della postura e del CORE, ovvero quei muscoli come addome, obliquo, trasverso, lombi e psoas insieme a cosce e deltoidi, che difficilmente avreste mai pensato di far lavorare contemporaneamente, vi regaleranno una migliore resa ed un migliore equilibrio.

Analizzando la postura di molti corridori noterete due differenze:
– il velocista, paragonabile ad un Body Builder, ovvero muscoli corti, voluminosi e potenti
– il podista ha muscoli lunghi, snelli, resistenti.

Se il primo ha avuto grossi miglioramenti, in termini di prestazioni, grazie alla preparazione fisica in palestra; il secondo, troppo spesso, ritiene sufficiente “incassare” il collo fra le spalle e curarsi solo del ritmo di corsa, trascurando future patologie nonché limitando le proprie performance.

Perciò inserire esercizi funzionali, in un programma di corsa, non può far altro che incrementare controllo, rendimento e benessere nel modo più assoluto. Concedendosi, inoltre, la possibilità di preservare scheletro ed aspetto fisico.

Fabrizio Ferri
http://www.wktfitness.com/

Lascia un commento e partecipa alla discussione

Iscriviti alla newsletter